Google One Forum:                 7 takeaways dalla conferenza di Dublino

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2 ottobre 2023

Google One Forum Blog Post


Imparare dalle esperienze, dalle intuizioni e dai feedback di altri digital marketer è alla base di un aggiornamento costante, fondamentale per tenere il passo con nuovi tool e trend offerti da piattaforme sempre più performanti.

Per questo abbiamo colto con interesse l'invito ricevuto da Google a partecipare al Google One Forum, il 12 e 13 settembre, presso la sede di Dublino. Un evento rivolto ad una selezione di agenzie e partner, finalizzato alla presentazione di nuovi strumenti, strategie, tendenze e best practice per ideare e pianificare al meglio le future campagne di marketing digitale.

Prepararsi alla peak season con Google

Nel corso delle due giornate al Google One Forum abbiamo individuato alcuni concetti chiave che, supportati da metodi strategici e nuovi strumenti, diventano veri e propri game changer nella gestione dei prodotti e canali pubblicitari, capaci di offrire opportunità uniche a livello di performance delle campagne adv.

1. YouTube: più forte della TV, con pubblicità profilata.

Il pubblico di YouTube in Italia supera quello di ogni singolo canale TV

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Source: Comscore VMX October 2022 ӏor YouTube, Auditel reach on total population 18-54 all day. Live. Nielsen Arianna - Module Reach & Frequency - Coverage. No Connected TV data Included. Data in Mio

Con 41 milioni di utenti unici in Italia al mese e la possibilità di raggiungere il 97% della popolazione tra i 18 ed i 54 anni (fonte: Comscore VMX, YouTube reach on Tot Pop all day, Oct 2022), Youtube continua ancora oggi a confermarsi un canale trasversale, ideale per strutturare strategie scalabili con il fine di presentare il proprio prodotto ad una platea internazionale. 

Youtube coverage

Profilare ad un massimo livello di dettaglio diventa poi agile, grazie alla grande disponibilità di dati offerti dall'ecosistema di Google: lo storico delle ricerche effettuate dagli utenti, i video visualizzati, gli articoli letti su Google News e tanti altri data points.  

Non solo è possibile mirare e rivolgersi con messaggi su misura ad un pubblico definito per genere (donna, uomo), ma anche per età, località, interessi, canali YouTube visualizzati (es. cucina, motociclismo) ed interazioni effettuate con il brand. 


2. Dal numero di lead al valore di ogni contatto

Negli ultimi anni 15 anni abbiamo lavorato per portare il massimo numero di lead, anche detti “contattati commerciali”. Ma quanto vale realmente un contatto? Dipende. Principalmente dell’acquisto finale effettuato.  


LEAD GENERATION MATURITY FRAMEWORK (fonte Google)


LEAD GENERATION MATURITY FRAMEWORK

Per focalizzare le attività pubblicitarie su contatti che massimizzano i valori economici contrattuali, Google Ads si integra con i CRM come Salesforce, Hubspot e soluzioni custom (es. Zucchetti) per identificare i pubblici e le ricerche che portano un maggiore valore al business finale. 

Un sistema mirato a ridurre le spese per lead di basso valore e per aumentare il fatturato finale dai contatti ricevuti e lavorati. 


3. Nuove campagne pubblicitarie visuali 

A fine 2021 Google introduceva le campagne Performance Max per acquistare annunci su YouTube, Display (testate online con banner), motore di Ricerca, Google Discovery (News), Gmail e Maps, il tutto da un'unica campagna.  

Era già presente l'ausilio dell’intelligenza artificiale per creare annunci da combinazioni di immagini, video e testi, ma la capacità di controllo rimaneva liminitata. 

Nel 2023 lancia un nuovo tipo di campagna: DemandGen, al momento in versione BETA e disponibile solo per partner e agenzie abilitate (se vuoi conoscere più da vicino questo nuovo prodotto contattaci per una dimostrazione dell'attuale versione beta disponibile). 

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Cosa cambia rispetto alle campagne Performance Max
:

  1. Solo 3 posizionamenti: YouTube, Discovery (News) e Gmail.
  2. Forte integrazione tra contenuti editoriali e prodotti in vendita (e-commerce).
  3. Possibilità di mettere in A/B test gli annunci, con abilità di riscontrare quali comunicazioni generano un maggior interesse e coinvolgimento.
  4. Pubblici a partire da basi dati proprietari (es. contatti e-mail di clienti) e mirati a raggiungere nuove fette di mercato potenziale. 

 

4. Nuovo Trend: pensare agli acquisti in anticipo.

Google stima che il 35% dei consumatori americani abbiamo già iniziato a guardare online articoli regalo per il periodo natalizio.
Di questi il 32% ha già fatto un acquisto.
 

iR8UH-consumer-insights-consumer-trends-holiday-promotion-communication-stL’inflazione e la congiuntura economica sfavorevole del nostro paese potrebbero, allo stesso modo, spingere
i consumatori italiani ad iniziare in anticipo rispetto
al passato la ricerca dell’acquisto corretto.


Da un grafico di Google mostrato al One Forum di Dublino, emerge come le ricerche no brand abbiano superato nettamente i trend delle ricerche brand nei mesi precedenti al Black Friday dell’anno scorso. 
 
Mentre le ricerche brand hanno raggiunto il pareggio con quelle no-brand durante i giorni più caldi del Black Friday.  

Grafico_AQuest

Questi dati suggeriscono quindi che molte persone esplorano un'ampia varietà di prodotti prima del Black Friday, e che proprio in queste fasi precedenti si compie la decisione d’acquisto. Da qui la risposta al perché le ricerche di brand vengano effettuate solamente a ridosso dell’acquisto. 

5. Il successo dell'adv online in mano alla comunicazione e alla customer journey 

Con l’automazione delle campagne per obiettivo (es. traffico al sito, iscrizione alla newsletter) su Google e non solo, il successo della pubblicità online è sempre più legato a 2 fattori principali: 

  1. La comunicazione nell’annuncio pubblicitario.
  2. Il percorso che facciamo effettuare all’utente, sul nostro sito e nell’ecosistema online .

La comunicazione pubblicitaria viene proposta su leve chiare al pubblico, per ottenere una risposta tangibile nei dati acquisiti online e offline. 
In AQuest stiamo incorporiamo per ogni cliente diverse strategie di comunicazione o di canale, con l’obiettivo di investire i budget pubblicitari sulle azioni vincenti, valutando con regolarità e attenzione come il percorso dell’utente dopo il click sull’annuncio può essere ottimizzato nel tempo. 

6. Un ecosistema in un cui iniziare ad esserci 

Una ricerca di RAIN Sales Training afferma che occorrono 8 punti di contatto con il cliente in media per effettuare una vendita
In un mondo dove i consumatori si informano online, i punti di contatto sono estremamente vari, pensiamo ai social media, ai motori di ricerca con risultati dai più disparati siti web, fino alle recensioni su Google Maps.  

Ci sono già brand che hanno investito sugli ecosistemi digitali dove la popolazione o community è numerosa. Si tratta sia di marchi di successo sia di nuove startup che nascono con l’obiettivo di commerciare online, e qualche volte finiscono pure nella grande distribuzione. 

7. Un futuro con più privacy e meno dati  

L’introduzione di Apple Privacy e la GDPR rappresentano solo l’inizio di un cambiamento in atto che porta a diminuire la riconoscibilità digitale dei clienti. Google ci consiglia di sfruttare le tecnologie in essere del Consent Mode e le capacità di stima delle performance.  

In AQuest consigliamo inoltre ai clienti di acquisire dati di prima parte, in vista dei cambiamenti di Privacy, anche perché questi permettono di personalizzare le azioni di marketing, coinvolgendo un’utenza nel lungo termine in presa diretta, con campagne di e-mail marketing e remarketing, sui social media e sulle testate online. 

 

 

 

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Autore
Carlo Pandian - Digital Marketing Manager @AQuest | WPP Group
Matteo Mascanzoni - ADV Specialist @AQuest | WPP Group