Complice la diffusione dello smart working e i cambiamenti culturali innescati dalla pandemia, stiamo assistendo a livello globale ad un rapido mutamento del mondo del lavoro e, di conseguenza, di quello del recruiting.
Uno degli aspetti che emerge in modo più distintivo rispetto al passato è come le persone in cerca di lavoro, in particolare se appartenenti alle generazioni più giovani, sempre più raramente si limitino a valutare un’offerta senza considerare anche aspetti etici riguardanti l’azienda*, come i suoi valori e le azioni concretamente messe in campo per questioni sociali e ambientali. Un po’ come sta accadendo nel mondo dei consumi: le nuove generazioni sono quelle che stanno guidando questa evoluzione.
Un nuovo modo di vivere il lavoro
Si stima che entro il 2030 la Gen Z rappresenterà circa un terzo della forza lavoro*. Sappiamo che questa nuova “schiera” di lavoratori è più “creativa, adattabile, guidata dai valori e consapevole nelle scelte legate alla carriera” rispetto a quelle che l’hanno preceduta.
I giovani lavoratori inoltre sono sempre meno disponibili a scendere a compromessi con un sistema o realtà lavorative incapaci di accogliere la loro visione, come dimostrano già i dati attuali: i lavoratori di questa generazione hanno cambiato lavoro quasi il 40% di volte in più* rispetto all’anno precedente e, a parità di tempistica, più del doppio rispetto alla generazione precedente.
Le ragioni più comuni che spingono alla ricerca di un nuovo lavoro sono noia, desiderio di maggiore equilibrio con la vita privata e la possibilità di esprimere le proprie passioni anche nel ruolo che si ricopre professionalmente.
Ecco perché le aziende che dimostrano, ad esempio, di supportare il work-life balance dei loro collaboratori o di avere un impatto positivo sulla società, sono quelle con più chance di attirare - e trattenere - i migliori talenti. Ma dove può un’azienda raccontare tutto questo in modo efficace, autentico e coinvolgente? Sulle Pagine Vita Linkedin.
* Fonte dati: Linkedin Talent Blog
Cosa sono le Pagine Vita di LinkedIn
LinkedIn è conosciuto come il “social del lavoro” per eccellenza. Attualmente sono presenti sul canale più di 58 milioni di aziende (fonte: Heartweb), che lo utilizzano ogni giorno per comunicare con gli stakeholder, principalmente B2B, e per cercare nuovi collaboratori, sia con ricerche mirate da parte dei recruiter che attraverso la pubblicazione di annunci di lavoro.
Le Pagine Vita si inseriscono in questo decisivo spazio tra l’offerta di lavoro e la sua valutazione da parte dei potenziali candidati.
Nate nel 2016 come aree dedicate alla narrazione della vita aziendale, stanno trovando in tempi ben più recenti una nuova centralità, di pari passo con la sempre maggiore importanza di LinkedIn nelle strategie HR.
Possiamo definire la Pagina Vita come una sezione delle pagine aziendali dedicata alla narrazione dell'azienda e dei suoi valori anche da punti di vista inediti, più vicini a quello dei potenziali candidati.
Questa sezione è disponibile, insieme a quella destinata alle offerte di lavoro, solo in seguito all’attivazione di una Careers Page, una funzionalità offerta da LinkedIn - a pagamento - per facilitare le aziende nell'attrarre futuri dipendenti e collaboratori.
I vantaggi delle Pagine Vita
Il principale vantaggio di questa sezione è quello di poter fare una comunicazione molto approfondita e mirata su temi chiave significativi per l’azienda, per tutti o solo alcuni dei potenziali candidati. Ogni pagina infatti si può comporre di più schede che possiamo dedicare a specifiche tematiche o target, indirizzandone anche la visibilità secondo diversi parametri come luogo, lingua o ruolo.
Più specificatamente, queste pagine consentono alle aziende di:
- raccontare i propri valori aziendali e in quanto employer;
- mettere in evidenza risultati di rilievo;
- mostrare la propria cultura aziendale, meglio ancora se lasciando che siano proprio i collaboratori attuali a evidenziarne i punti di forza.
Vediamo ora come è possibile personalizzarle.
Elementi di una Pagina Vita
Gli utenti possono accedere a questa sezione direttamente dalla pagina LinkedIn dell’azienda, selezionando la voce “Vita aziendale”. All’interno poi l'utente potrà trovare un’unica scheda o più, riconoscibili dal titolo associato, fino ad anche più di venti.
Ogni scheda riporta poi nella sua struttura gli stessi moduli secondo lo stesso ordine predefinito (ma non tutti sono sempre presenti, secondo le scelte dell’azienda). Vediamoli insieme uno a uno.
- Immagine o video principale: fornisce un’immediata prima impressione del tema affrontato nella scheda, proprio come una copertina. È possibile scegliere di caricare un’immagine (minimo 1128 x 376 px) o un video (caricato nativamente o incorporato da Vimeo o YouTube, consigliato in formato orizzontale).
Questo iniziale è l’unico modulo obbligatorio, ovvero che non possiamo decidere di omettere nel momento in cui apriamo una nuova scheda all’interno della sezione. - Contenuti di tendenza dei dipendenti: questo modulo mostra fino a dieci anteprime quadrate di contenuti pubblicati su LinkedIn dai dipendenti dell’azienda che vedano inserito anche uno o più degli hashtag indicati come collettori (fino a un massimo 3).
- Meet our leaders: questa sezione consente di evidenziare alcune figure di rilievo dell’azienda, come fondatori o CEO, ma anche persone di riferimento per un particolare settore nei casi in cui la scheda si focalizzi su quello. Si ha la possibilità di inserire da 2 a 4 figure manageriali associate a profili LinkedIn. In ottica di recruiting è lo spazio ideale per includere le persone da contattare dagli interessati al lavoro.
- Moduli Spotlight personalizzati: in questa sezione possiamo trovare fino a tre moduli, composti da testo (con titoletto e paragrafo fino a 500 caratteri), un’immagine o video e uno o due link URL. È sicuramente il modulo che lascia più spazio alla personalizzazione e ogni azienda può scegliere i linguaggi e contenuti che preferisce per comunicare i suoi valori e punti di forza.
Come vediamo nell’esempio riportato Nestlé ha dedicato la sua scheda dal nome “Nestlé needs YOUth” (la prima ad accogliere i visitatori della loro pagina Vita) a far conoscere le iniziative dedicate ai più giovani, inserendo anche qualche consiglio per affrontare al meglio i colloqui. - Foto azienda: questo spazio rappresenta un’importante opportunità per arricchire l’immaginario legato alla vita in azienda, mostrare i luoghi, i progetti e i team in azione. La sezione permette di caricare delle foto a scelta, da un minimo di 4 e un massimo di 20 foto, di dimensioni minime 900px x 600px.
- Punti di vista dei dipendenti: in questa sezione è possibile mettere in evidenza articoli pubblicati dai dipendenti su LinkedIn, da un minimo di due ad un massimo di tre. Utili per fare approfondimenti che risultino autentici, in quanto scritti da veri utenti, gli articoli vengono visualizzati come anteprime con data, incipit e informazioni sull’autore.
- Testimonianze: quest’ultima sezione consente di far raccontare ai propri collaboratori gli aspetti positivi dell'azienda, attraverso una breve testimonianza scritta. La sezione include fino a due testimonianze e i profili degli autori devono essere presenti su LinkedIn.
Come decidere quante schede implementare?
Quando i pubblici a cui l’azienda vuole rivolgersi sono numerosi e/o gli argomenti da trattare molteplici e diversi tra loro, può essere utile creare nuove schede così da organizzare al meglio le informazioni e risultare più efficaci nella trasmissione dei messaggi chiave.
Sconsigliamo però di preferire la quantità alla qualità: ogni scheda, oltre a rappresentare uno sforzo di creazione di contenuti anche molto importante, deve riportare temi veramente significativi per gli utenti, o il rischio sarà di disperdere l’attenzione che vogliamo sia riservata alle informazioni più importanti.
Alcuni metodi per suddividere le schede sono:
- per country o zone geografiche,
- per settori lavorativi,
- dedicate a particolari campagne o progetti.
Resta comunque libertà dell’azienda scegliere come effettuare la suddivisione.
Ad esempio, Spotify ha creato una scheda ad hoc indirizzata agli studenti.
In sintesi
In conclusione, perché investire oggi in una Pagina LinkedIn o scegliere di aggiornare la propria alla luce dei nuovi sviluppi del mercato del lavoro?
- Per avere uno strumento efficace in ambito di recruiting, capace di far risultare la propria azienda più attrattiva agli occhi dei potenziali candidati, in particolare quelli più giovani, molto attenti alla cultura e ai valori dell’azienda.
- Per differenziarsi dalla concorrenza, mostrando cosa rende la propria azienda diversa e sottolineandone i punti di forza come employer.
- Per disporre di uno spazio interno alla piattaforma LinkedIn utile per valorizzare iniziative di CSR e incrementare la brand reputation verso tutti gli stakeholder.
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Autore
Sofia Zansavio - Community Manager @AQuest | WPP Group
Arianna Lampugnani - Social Media & Content Manager @AQuest | WPP Group